Ingredienti
Gli strangolapreti sono una via di mezzo tra gnocchi e canereli preparati con pane raffermo e spinaci e serviti con burro e salvia.
Gli strangolapreti sono una ricetta tipica del Trentino Alto Adige la cui preparazione è una via di mezzo tra quella degli gnocchi e quella dei canederli. Dei primi ricordano la forma infatti, mentre ai secondi si rifanno per l’impasto, composto da pane raffermo ed erbette di montagna. Sono proprio loro le protagoniste della ricetta degli strangolapreti, più di sovente sostituite con gli spinaci per rendere la ricetta realizzabile in ogni periodo dell’anno e in ogni luogo.
A essere curiosa però è l’origine del nome. Pare infatti che gli strozzapreti trentini prendano il nome dall’ingordigia con cui i prelati erano soliti ingurgitarli durante il Concilio di Trento, finendo spesso con lo strozzarsi. Difficile stabilire quanto ci sia di vero in questa storia, meglio gustarne un piatto!
Come preparare la ricetta degli strangolapreti
- Per prima cosa spezzettate il pane con le mani e riunitelo in una ciotola.
- Bagnatelo con il latte e lasciatelo riposare per un paio di ore, mescolando di tanto in tanto.
- Nel frattempo cuocete gli spinaci, meglio se freschi, in una padella senza aggiungere acqua o altro. Semplicemente copriteli con il coperchio e lasciateli appassire per un paio di minuti quindi toglietelo e fate asciugare.
- A parte, rosolate una cipolla tritata finemente con l’olio e un poco di burro preso dal totale.
- Aggiungete quindi gli spinaci strizzati e lasciate insaporire per 10 minuti, mescolando e regolando di sale.
- Riunite in una ciotola il pane strizzato, gli spinaci, il parmigiano grattugiato, le uova e le spezie, noce moscata e pepe in modo che si sentano.
- Amalgamate bene il tutto quindi unite la farina per asciugare il composto.
- Formate uno gnocco e lessatelo in acqua bollente salata per verificare che in cottura non si disfi. Eventualmente aggiungete un poco di farina e ripetete la verifica.
- Quando sarete certi che la consistenza è quella giusta, formate tutti gli gnocchi e lessateli fino a quando non vengono a galla.
- Distribuiteli nei piatti e condite con burro fuso e salvia e completate con una spolverata di parmigiano grattugiato.
Dalla storia simile ma dalla forma diversa sono gli strozzapreti. Provatele entrambe e fateci sapere quella che vi è piaciuta di più!
Conservazione
Gli strangolapreti si possono conservare, una volta cotti, per un paio di giorni in frigorfero, ben coperti o chiusi in un contenitore ermetico. Vi consigliamo di riscaldarli in padella, unendo una noce di burro, e farli leggermente abbrustolire.